Month: July 2020

La storia di Licia

Questa è la storia di Licia, Licia Miranda, una nostra Volontaria del DH Ematologico del Policlinico Federico II. Dopo tanti anni di servizio in favore dei pazienti affetti da malattie del sangue, la notte tra il 20 e 21 luglio 2020, tra incredulità e sgomento, Licia ci ha lasciati a causa di un tumore estremamente veloce e aggressivo.

Questa è la Sua storia, attraverso le accorate parole di Carolina, altra storica Volontaria, che ha mandato un messaggio al gruppo vela dei pazienti AIL Napoli il giorno del Suo funerale.

Non potevamo avere testimonianza più vera:

“Buongiorno a tutti, oggi con grande dolore non sarò con voi, noi siamo un gruppo, ci chiamiamo Team Ail, oggi una persona appartenente a questa grande famiglia non è più tra noi.

Licia era una di noi, aveva 59 anni, 10 anni fa ha superato una leucemia oggi un tumore al polmone l’ha sottratta a noi.
Ho conosciuto Licia nei corridoi del policlinico così come ho conosciuto ognuno di voi, era spaventata come tutti ma poi è diventata una leonessa. Licia era e resta una persona speciale, di gran cuore e grande signorilità, sempre pronta ad aiutare i più deboli, anche lei una volta guarita è diventata volontaria in ospedale, tutti l’amavano, dedicava molto del suo tempo agli altri. Tutta la famiglia Ail è in lutto, abbiamo perso una colonna portante, abbiamo perso un’amica, una sorella, una complice.
Gli ultimi due giorni per me sono stati pesantissimi, oggi avrei voluto esserci per onorare la sua morte, per dare dignità alla sua vita, Licia amava la vita oltre la vita stessa e so che mi vorrebbe sulla barca per continuare a vivere ma sono fisicamente a pezzi, mi manca l’aria.
Ho bisogno che facciate una cosa per me e soprattutto per Licia, trovate 5 minuti oggi per dedicare un pensiero a Licia, dedicatele un vostro gesto affettuoso, magari quando issate lo spi e quella bellissima vela rossa si gonfia dite una preghiera per lei, la sua vita era così: libera, gonfia di affetto e di amore, gonfia di delicatezza e dedizione, colma di tanto amore, pensate a lei ed amate la vita, non diamo per scontato mai niente, apprezziamo la vita con semplicità e stupore, amiamoci senza tensioni, diamo valore al cuore.
Pensavo di riuscire ad esserci ma Licia è un pezzo di me, diceva che io ero la sua maestra, quante cose ho imparato io da lei, fiera di esserle amica.
Vi prego fate una bella foto a quella magnifica vela rossa (era il suo colore preferito) nel momento in cui tutti le dedicate un pensiero e mandatemela, vuol dire che Licia vive ancora in tutti noi.”

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EMOZIONI VIRALI – Le voci dei medici dalla pandemia

“Abbiamo ascoltato le voci di tutti.
Abbiamo ascoltato le voci di chi: è solo in Cina, è solo un’influenza, tanto muoiono solo i vecchi, sì ma è meglio stare a casa.
Abbiamo sentito le voci di chi: non ce lo dicono, il 5g…
Abbiamo sentito le voci di chi: nuove ondate, vecchie ondate, nuovo picco, vecchie statistiche.
Abbiamo sentito le voci di chi: la mascherina fa male, io non copro il naso, io ancora non esco di casa che non mi fido.
Abbiamo sentito le voci di molti, ma non di tutti. Non abbiamo ancora sentito le voci di quelli che nell’epidemia c’erano davvero. Di coloro che si sono trovati a gestire qualcosa che non conoscevano, e hanno provato a farlo nel modo migliore che potessero. Che nei loro limiti umani ci sono riusciti.”

Li abbiamo chiamati eroi, anche quando non volevano. Per più di due mesi i riflettori sono stati puntati su di loro: medici e infermieri, gli unici a trovarsi in trincea, di qualunque reparto, di qualunque ospedale, di qualunque città. Molti di loro si sono ritrovati insieme su un gruppo Facebook per medici con oltre 100.000 iscritti dove si scambiavano emozioni, pareri, consigli, timori. Uno di loro è il Dott. Stefano Rocco del reparto di Ematologia dell’ospedale Cardarelli. Da questo gruppo è nato il libro “Emozioni Virali” – Le voci dei medici della pandemia. Un libro toccante, emozionante, che lascia col fiato sospeso. 37 storie per non dimenticare che raccontano il “lockdown” dal punto di vista dei medici impegnati in prima linea, attraverso la loro solitudine, il loro coraggio, ma anche le loro paure.

Uno di questi racconti, “E intanto aspetti”, è proprio del Dott. Stefano Rocco, Ematologo del DH di Ematologia dell’AORN Cardarelli e nostro riferimento, per il suo reparto, per l’ADE Assistenza Domiciliare Ematologica di AIL Napoli. Lo ringraziamo per averci dato l’opportunità di pubblicarlo qui e per averci dato la possibilità di conoscere il suo “altro lato”.

Ed intanto aspetti: leggilo qui

Il libro, a cura di Luisa Sodano, con la postfazione  di Andrea Vitali ed edito da Il Pensiero Scientifico Editore (PSE), è stato pubblicato lo scorso 8 luglio. È disponibile su qui su  Amazon e nelle librerie che lo hanno ordinato.

I proventi dei diritti d’autore saranno devoluti alle famiglie dei medici deceduti nella pandemia, e potranno aiutare a risolvere qualche problema e a onorare le vittime.

il dott. Stefano Rocco
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